Clizia Incorvaia si professa paladina di alcuni importanti movimenti, ma il suo messaggio è davvero autentico? Ecco che cosa è successo!
Clizia Incorvaia è spesso considerata una figura di spicco nel movimento della body positivity. Tuttavia, è lecito chiedersi se la sua narrativa sia davvero autentica. Al centro del nostro esame c’è Clizia, una figura che si muove nei circuiti mediatici più riservati. Di recente, ha sposato Paolo Ciavarro, e insieme hanno un figlio, Gabriele, nato nel 2022. Modella, influencer e amante della moda, Clizia condivide frequentemente i suoi outfit e il suo stile sui social media. La sua primogenita, avuta dal cantante Alessandro Sarcina, è anch’essa una piccola appassionata di moda e appare in alcune sponsorizzazioni della madre.
Un tema costante nei racconti di Clizia è la body positivity, che è emersa con forza quando ha annunciato la sua seconda gravidanza. Da quel momento, ha iniziato a incoraggiare le donne incinte ad accettare i cambiamenti dei loro corpi, un messaggio giusto in teoria. Tuttavia, dopo il parto, il discorso sulla body positivity e l’accettazione delle imperfezioni è proseguito senza sosta, nonostante Clizia fosse già in splendida forma pochi giorni dopo la nascita del figlio. Questa situazione ha sollevato dubbi sulla sincerità del suo messaggio: può risultare poco credibile predicare l’accettazione di sé quando si è già in forma perfetta.
Nel corso del tempo, Clizia ha condiviso diverse foto in costume durante l’estate del 2022, in cui appariva in ottima forma. Con il passare dei mesi, le immagini mostrano una Clizia sempre più tonica e con un aspetto fisico migliorato. Un confronto con le foto di quando partecipò al reality Pechino Express rivela come abbia fatto ricorso a ritocchi estetici, seppur mantenendo un look naturale. Ad aprile, su Instagram, ha parlato del suo percorso di dimagrimento e di nutrizione sana, affermando di aver raggiunto una forma fisica in cui si sente a proprio agio, invitando le altre donne a fare altrettanto.
Nonostante i suoi discorsi siano ben costruiti, molti si chiedono se Clizia abbia davvero vissuto le difficoltà che descrive. È in grado di comprendere quanto possa essere arduo per una donna riconoscersi in un corpo cambiato, tra lavoro, figli e responsabilità? A volte, le sue parole sembrano più finalizzate a generare clamore che a riflettere un’esperienza reale. Speriamo che non sia così, poiché il rischio è che questo messaggio possa scoraggiare le donne più vulnerabili.
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