Caso Garlasco, Scontro In Aula: La Verità Nascosta Dietro Le Impronte!

L’inchiesta di Garlasco riparte con analisi shock e assenze inspiegabili. Cosa nasconde davvero la scena del delitto? Tutti i dettagli emersi.

Cosa succede davvero dietro le porte chiuse della Scientifica di Milano? Un dettaglio può cambiare tutto nel caso Garlasco, 18 anni dopo.

L’incidente probatorio si apre con un colpo di scena: le impronte non sono su para-adesivi, ma su fogli di acetato. Un piccolo cambiamento, che però innesca una raffica di dubbi. Quel che si cerca sono tracce di Dna imprigionate nella parte collosa delle fascette. Ma i materiali, secondo alcuni, non sarebbero ideali per conservare il tempo e il mistero.

Nel laboratorio, l’atmosfera è tesa. Periti e legali si confrontano in uno scontro tecnico senza sconti. Tra loro, anche gli esperti nominati dalla gip di Pavia per questo maxi esame: si indaga a fondo, foglio dopo foglio, traccia dopo traccia.

Dopo nove ore di lavoro, metà dei 34 reperti con impronte sono stati analizzati. Il test per il sangue dà sempre esito negativo. Neppure l’“impronta 10”, sporca e posizionata all’interno della porta d’ingresso, mostra segni di sangue umano. Ma proprio su questa si tornerà in laboratorio per un nuovo test, più potente, più mirato.

Due campioni per ogni fascetta: uno per l’analisi genetica, l’altro per il sangue. Il giorno dopo si continuerà con le impronte non ancora toccate. Ma tra i reperti manca qualcosa di cruciale: la “papillare 33”, che era vicinissima al corpo della vittima e associata all’indagato Andrea Sempio. Il frammento d’intonaco non c’è. E nessuno sa se sia stato distrutto o semplicemente dimenticato.

E mentre gli esperti si preparano a esaminare il tappetino sporco di sangue, il cucchiaino, la scatola dei cereali e perfino il sacchetto della spazzatura, il confronto si fa ancora più acceso. Documenti mancanti, reperti contesi, ogni minimo dettaglio pesa come un macigno.

Alla fine, però, i riflettori si accendono su un’ultima prova: le tracce di Dna sotto le unghie di Chiara Poggi. Una in particolare, secondo la procura, combacia con il profilo genetico di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. Un colpo di scena che potrebbe riscrivere l’intera storia.

E tu, cosa ne pensi? Questo nuovo capitolo può davvero cambiare tutto? Scrivilo nei commenti.

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