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Amadeus non sfonda su Discovery e medita un ritorno in Rai: numeri deludenti, contratti blindati e l’amicizia di Fiorello che spinge per un comeback clamoroso. Scopri tutti i dettagli di questa sfida televisiva.
La stagione televisiva passata è stata un vero terreno di battaglia. Sul Nove tutti aspettavano Amadeus con il fiato sospeso: l’uomo che per anni aveva dominato la Rai doveva riscrivere le regole, conquistare Discovery e magari ripetere i numeri di Fabio Fazio. Ma la realtà si è rivelata più amara.
Il debutto sul Nove non ha sfondato. Chissà Chi È si è spento con un modesto 2,8% di share. Suzuki Music Party ha fatto poco meglio, fermandosi al 4,6%. The Cage ha navigato in acque ancora più agitate, tra il 2,4% e il 3,5%. Insomma, niente di quel boato che tutti si aspettavano.
L’unico format a salvarsi è stato La Corrida. Con uno share superiore al 5% e picchi oltre il milione di spettatori, ha tenuto alta la bandiera. Proprio La Corrida tornerà sul Nove il prossimo autunno, già confermata come una delle poche certezze in un palinsesto che cerca ancora la sua identità.
Eppure, nonostante gli annunci, il nome di Amadeus sembra pronto a tornare a rimbalzare in Rai. Le voci si moltiplicano. Le agenzie di stampa parlano di un possibile trasloco clamoroso. Mediaset lo avrebbe già corteggiato, offrendogli la guida di un nuovo game show. Ma secondo molti osservatori, la destinazione più probabile sarebbe proprio la tv pubblica.
L’Espresso racconta un quadro chiaro: il primo anno su Discovery non avrebbe convinto né l’azienda né il conduttore stesso. Le ambizioni erano alte. Doveva essere la sfida in grado di far tremare Affari Tuoi su Rai 1. Invece, il risultato è stato l’opposto: Affari Tuoi ha visto crescere il suo pubblico.
Amadeus non si è nascosto. Vuole il grande pubblico. E il suo passaggio come giudice ad Amici di Maria De Filippi, su Mediaset, è stato letto come un segnale. Il presentatore vuole restare protagonista. Non si accontenta di un ruolo secondario in un panorama televisivo che cambia in fretta.
Fiorello, amico di sempre, sarebbe il vero ponte per un ritorno in Rai. Già a maggio, in una telefonata in diretta, aveva lanciato la proposta, scherzando ma non troppo. Gli aveva ricordato i tempi d’oro, quando lo share volava oltre il 65%, e gli aveva detto chiaramente che le porte della Rai erano sempre aperte.
Certo, c’è un ostacolo grande come un macigno: il contratto quadriennale con Warner Bros. Non è un patto di sangue, ma nemmeno un legame facile da sciogliere. Rescinderlo significherebbe affrontare penali, pianificazioni saltate, promesse già fatte agli investitori e al pubblico. E La Corrida è già stata confermata: per ora resta la sua ancora sul Nove.
Ma nel mondo della tv tutto è possibile. E se davvero Amadeus vorrà tornare a casa, i giochi di potere, le manovre legali e le trattative segrete non mancheranno. Perché, in fondo, il piccolo schermo ama i grandi ritorni.
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