Caso Roberta Ragusa: Nuove Prove Scagionano Il Marito!

Il caso di Roberta Ragusa potrebbe riaprirsi dopo 11 anni. E’ attesa a giorni la decisione della Corte di Appello di Genova sull’istanza di revisione della condanna presentata dai legali di Antonio Logli. Sarebbero emerse delle nuove prove che scagionerebbero il marito. Un vero e proprio colpo di scena, che rimetterebbe in discussione tutto. Ecco gli aggiornamenti sulla vicenda!

Il processo contro Antonio Logli potrebbe essere riaperto: a giorni la decisione

Il caso di Roberta Ragusa potrebbe riaprirsi. A giorni si attende la decisione della Corte di Appello di Genova sull’istanza di revisione della condanna presentata dai legali di Antonio Logli. I giudici sono chiamati a decidere se ci sono le basi per riaprire il processo sulla morte di Roberta Ragusa. Processo che, come noto, ha visto condannato proprio il marito. La Corte di Cassazione lo aveva condannato a vent’anni di carcere, ritenendolo l’unico responsabile della morte di Roberta. Come noto, la Ragusa sparì nel nulla nella notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012 dalla sua casa a Gello di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa. Aveva 45 anni, due figli e, come è emerso durante le indagini, anche un matrimonio in crisi. Il suo corpo, non è mai stato ritrovato. Nonostante questo, gli inquirenti si sono sempre detti certi che Logli abbia ucciso la moglie e che ne abbia occultato il cadavere. Ed anche i giudici, nei tre gradi di giudizio, sono stati dello stesso parere, visto che lo hanno condannato a vent’anni di reclusione. Logli, attualmente in carcere, si é sempre proclamato innocente. Proprio qualche mese fa, i legali dell’uomo avevano annunciato la decisione di voler presentare un’istanza di revisione della condanna e ciò, sulla base di nuovi elementi emersi durante le indagini difensive. Istanza che é stata presentata a fine luglio. Ora si attende appunto la decisione della Corte di Appello.

Caso Ragusa: quali sono le nuove prove

Ma di quali nuovi elementi stiamo parlando? Sembra che ci sia un nuovo testimone chiave capace di mettere in discussione l’intero impianto accusatorio. Lo aveva riferito qualche mese fa, la consulente di parte di Logli, la criminologa Anna Vagli. Secondo la consulente, questo testimone sarebbe in grado di rovesciare il verdetto. Non solo, pare che siano emersi altri elementi, rinvenuti proprio nella casa dei coniugi Logli. In particolare, si parla di una sorta di diario segreto di Roberta, nel quale la donna manifestava la volontà di cambiare vita. Si pensa che Roberta sia fuggita all’estero. La tesi dell’allontanamento volontario é sempre stata sostenuta da Antonio Logli e pure dai due figli, che non hanno mai creduto alla colpevolezza del padre. Convinto invece della colpevolezza dell’uomo, l’avvocato Nicodemo Gentile, che ha rappresentato la parte civile a nome dell’associazione Penelope. Il legale, intervistato dal quotidiano La Nazione, ha dichiarato che per la giustizia italiana Logli é colpevole oltre ogni ragionevole dubbio. Stesse parole utilizzate anche dal giudice di Pisa Elsa Iadaresta, la quale non crede che il processo verrà riaperto. La richiesta di revisione chiesta dai difensori di Logli cadrà nel vuoto? Staremo a vedere. Tra qualche giorno scopriremo se il caso verrà riaperto oppure no. In caso affermativo, sarebbe davvero un colpo di scena. Cosa ne pensate? A Voi i Commenti

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