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Ornella Vanoni ha scatenato il putiferio, raccontando il periodo delle sue dipendenze. Ecco che cosa ha detto!
Ornella Vanoni, oggi residente in una piccola abitazione nel cuore di Milano, ha rivelato al Corriere della Sera di aver vissuto un periodo difficile dal punto di vista economico, arrivando ad avere solo 30 euro sul conto. Questa intimità finanziaria si inserisce in una vita caratterizzata da amori intensi e momenti di grande passione.
Durante l’intervista, ha raccontato la sua travolgente storia d’amore con il regista Giorgio Strehler. L’artista ha confessato che fu lui a insegnarle cosa significhi amare davvero. Prima di conoscerlo, l’amore era un concetto distante per lei. Quando Giorgio le dichiarò il suo amore, si sentì finalmente libera e amata in modo totalizzante. Un legame profondo che però si infranse, come racconta Vanoni, a causa delle dipendenze di Strehler. La cantante ha spiegato che in quel periodo Milano era diventata il centro della cocaina, e stare accanto a qualcuno coinvolto in quel mondo richiedeva compromessi difficili. O ti adeguavi o rischiavi di perdere tutto.
In un’altra fase delicata della sua vita, Ornella ricorda anche la sua relazione con il cantante Gino Paoli, in un intreccio complicato con la moglie di lui, Anna. Quest’ultima, in un momento di disperazione, implorò Ornella di farsi da parte, e lei, con grande dignità, decise di allontanarsi. Nonostante Paoli non se ne fosse reso conto, Vanoni racconta di essere stata lei a prendere la decisione di andare via. Dopo quella relazione, Paoli si legò a Stefania Sandrelli, un’evoluzione che Ornella aveva già intuito.
Vanoni ha poi accennato a un’altra rivelazione: si innamorò di una donna, ma si rese conto che il sesso femminile non faceva per lei. Questo portò una sorta di frustrazione e disillusione, che lei stessa descrive come una tragedia personale.
I momenti bui non sono mancati nella sua esistenza. La depressione l’ha colpita duramente, tanto da costringerla a isolarsi e cercare aiuto. In quel periodo, si rifugiò a San Rossore, dove un medico le diagnosticò una profonda insonnia che alimentava il suo stato depressivo. Grazie ai farmaci, oggi Vanoni riesce a gestire la tristezza senza cadere nuovamente in depressione, sebbene la cura sia un impegno costante.
Alla soglia della vecchiaia, Ornella si mantiene in forma e attribuisce la sua longevità alla genetica, ma non crede nel mito della vecchiaia infinita. Sostiene che chi vive oltre i 100 anni ha avuto uno stile di vita radicalmente diverso, immerso in un mondo meno contaminato rispetto a quello moderno.
Ornella Vanoni, tra passioni travolgenti, difficoltà e rinascite, ci invita a riflettere sulle scelte che plasmano il nostro destino. Lascia un commento su cosa ne pensi di questa sua incredibile storia.
