Scopri il lato più irriverente di Lunetta Savino a Belve: teatro hot, trasgressioni e retroscena inediti della sua carriera. Guarda il video completo!
Lunetta Savino accende la nuova puntata di Belve. Davanti a Francesca Fagnani, si spoglia di ogni filtro e racconta tutto. Carriera, successi, inciampi. Dall’adorata Cettina di Un Medico in Famiglia alle sfide dietro le quinte, senza mai perdere il suo tono tagliente.
Parla chiaro sul cinema italiano: alle donne, secondo lei, offre ancora troppo poco. È la TV, dice, che ha fatto davvero spazio. E proprio per non restare intrappolata nel grembiule e nelle ciabatte, ha lasciato la serie che l’ha resa un’icona.
Poi arriva il momento più surreale. Lunetta rievoca lo spettacolo teatrale dove insegnava tecniche di fellatio nei panni di una prof del Centre Pompidou. Per affrontare la scena? Due gin tonic e via sul palco. Descrive con ironia le “lezioni pratiche” tra ortaggi e lavagne: risate assicurate.
La conversazione si fa piccante. Gioventù libera, esperienze audaci. Ammette senza giri di parole: una volta è successo, anche in tre. Nessuna vergogna, solo ricordi vissuti con sincerità.
Con orgoglio rivendica una carriera costruita da sola. Niente scorciatoie, niente protettori. Solo talento e determinazione. Ma sa bene che, spesso, per entrare nel mondo dello spettacolo servono gambe lunghe più che talento.
A chi la paragona a Meryl Streep, risponde col sorriso: magari somiglia, ma in Italia i ruoli da protagonista arrivano tardi, troppo tardi. E racconta anche quell’audizione dove fu scartata per… il naso. Un pretesto ridicolo, oggi suona come una beffa.
Infine, le scene d’amore: non le ama affatto. I baci sul set? Un incubo. Ricorda Brignano come il peggiore, Solfrizzi il migliore. E con Massimo Ghini? Una scena con un bacio vero. Fin troppo vero.
E tu? Che ne pensi di questa Lunetta senza freni? Raccontacelo nei commenti!