Sciopero Nazionale Trasporti: Fermi Metro, Tram, Bus e Treni!

Nuova agitazione nel settore dei trasporti che metterà in difficoltà per l’ennesima volta tutta l’Italia prevista per il 25 di febbraio, per la durata di 24 ore. Gli orari durante i quali si fermeranno i lavoratori del trasporto pubblico verranno organizzati città per città, così come le fasce di percorrenza garantite. Un nuovo sciopero che si spera porti a una risoluzione definitiva e soddisfacente per tutti.

Il nuovo sciopero dei trasporti indetto per la giornata del 25 febbraio 2022 metterà di nuovo in difficoltà tutti i pendolari italiani, poiché l’agitazione interesserà tutto il territorio nazionale. La nuova agitazione nel comparto dei mezzi di trasporto pubblici avrà una durata totale di 24 ore; ed è stata proclamata da vari sindacati, ovvero da: Ugl autoferrotranvieri, dalla Fit Cgil, dalla Filt Cisl, dalla Uiltrasporti e dalla Faisa Cisal. Le categorie di lavoratori coinvolti nella protesta sono i conducenti di treni, tram, metro e bus oltre al personale in servizio nelle stazioni e sui treni. Come sempre verrà reso noto quali saranno le fasce di garanzia che permetteranno ai cittadini che abitualmente utilizzano i mezzi pubblici di spostarsi o recarsi al lavoro e quindi di svolgere le normali attività e necessità quotidiane.

Gli orari durante i quali saranno confermate le fasce di garanzia sono in linea di massima quelle che vanno dalle 5 del mattino alle 8:30 e dalle 17 pomeridiane alle 20. Fasce orarie che grosso modo possono dare una certa sicurezza a chi ha necessità di muoversi nel corso della giornata senza dover utilizzare l’auto. Le motivazioni del nuovo sciopero indetto dai sindacati del settore del trasporto pubblico è nuovamente il mancato rinnovo del contratto; i lavoratori che operano sui mezzi di trasporto di superficie e della metro chiedono maggiori garanzie, lo sciopero è il mezzo per ribadire che le autorità competenti non hanno risposto in modo positivo a una nuova convocazione, per concretizzare un percorso che possa portare a una risoluzione del problema.

Uno sciopero quindi oltre che annunciato anche orientato a comunicare nuovamente agli organi competenti e soprattutto al Ministero dei Trasporti e della mobilità sostenibili la necessità impellente di un intervento per migliorare la situazione di tutti i lavoratori del settore. Una necessità urgente e non più procrastinabile. Una situazione lasciata troppo lungo in stallo mentre le rilevanti risorse pubbliche che sono state destinate a risolvere i problemi di questo settore avrebbero dovuto già essere il canale ottimale per la soluzione di una controversia troppo a lungo rimandata e trascinata, senza una conclusione proficua per entrambe le parti.

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