Forse non tutti lo ricorderanno ma, l’inviato de Le Iene Giulio Golia, si beccò il Covid alla fine del 2020. Ebbene, si è scoperto che gli strascichi della malattia persistono ancora oggi, visto che il giornalista non ha ancora del tutto recuperato l’udito dall’orecchio sinistro. Ma ecco cosa ha raccontato il nostro Giulio Golia!
Giulio Golia ricorda il mese terribile in cui contrasse il Covid
Giulio Golia è indubbiamente uno dei volti della trasmissione Le Iene che più è entrato nel cuore dei telespettatori. Il giornalista da anni, fa parte del team del programma cult di Italia 1 e si può bene dire che rappresenti la storia del programma. Nel corso degli anni, ha raccontato tantissime storie, ha condotto varie inchieste, ha smascherato tanti truffatori. Insomma, ha fatto un lavoro di denuncia per portare alla luce tante cose che in Italia non funzionano. E tra le tante cose che non funzionano come dovrebbero, ce n’è una che ha sperimentato proprio sulla sua pelle. L’argomento è la Pandemia. Ormai sappiamo tutto o quasi su questo virus che dal 2020 ha rivoluzionato letteralmente le nostre vite. Ebbene, forse non tutti sanno o si ricordano, che proprio Giulio Golia si è beccato il Covid alla fine del 2020. Per ben un mese è risultato positivo al tampone. Il giornalista all’epoca, aveva tenuto aggiornati i suoi fan tramite i social, dove raccontava appunto l’evolversi della situazione. Va ricordato che quando Giulio contrasse il Covid, era il periodo in cui non si parlava ancora di vaccini. Quindi la situazione era assai ingarbugliata, visto che non si conoscevano le conseguenze dell’infezione da Coronavirus. Lui stesso aveva raccontato di essere stato contagiato durante un pranzo di lavoro. In mezzo al gruppo a quanto pare, c’era una persona che non sapeva di essere contagiata. Passati un paio di giorni da quel pranzo, il giornalista de Le Iene aveva cominciato a stare malissimo, tra tosse, emicrania e dolori vari. Da notare che non aveva mai avuto febbre, ma era stato malissimo ugualmente. Non aveva però perso l’uso dell’olfatto, come era capitato a molti.
Gli strascichi del Covid: il racconto di Giulio Golia
Come ha riferito in un intervista rilasciata a Libero Quotidiano, Giulio aveva perso invece l’udito dall’orecchio sinistro. E la cosa grave e che lascia sconcertati, è il fatto che ancora oggi, non ha recuperato totalmente l’udito da quell’orecchio. Insomma, per l’inviato rimangono gli strascichi del Covid. Ma a farlo arrabbiare, non è tanto questo, ma il fatto che il sistema non dia il supporto ai pazienti. In buona sostanza, Golia se la prende con chi ha gestito malamente ad esempio l’App Immuni, uno strumento che sulla carta doveva essere utilissimo, ma che alla fine è risultato essere un flop. Il giornalista ricorda ancora come abbia faticato a districarsi tra i vari numeri e contatti per avere informazioni e aiuto durante il mese in cui rimase isolato. Insomma, non riusciva a contattare né l’Asl né Immuni. Troppe informazioni mancanti, ha denunciato l’inviato de Le Iene. Visto che l’ha provato in prima persona, lui può ben capire come la gente possa arrivare all’esasperazione aspettando invano una telefonata che tarda ad arrivare. Insomma, il suo calvario è durato un bel po’, visto che per un mese si è dovuto isolare da tutto e tutti, non sapendo bene cosa fare. Ma non è finita qui, visto che, come accennato, non ha ancora recuperato totalmente l’udito dall’orecchio sinistro. Nessuno ancora sa dire quali siano le conseguenze del Covid sul corpo. Questo è un bel problema, di difficile soluzione. Ci vorrà del tempo prima che gli scienziati possano dare una risposta chiara e netta. Nel frattempo non resta che incrociare le dita. Cosa ne pensate? Vi ricordavate della disavventura nel nostro Giulio Golia? A Voi i Commenti!