Guenda Goria ha di recente accusato pesantemente suo marito Mirko Gancitano. Ecco che cosa è accaduto!
Recentemente, Guenda Goria ha fatto retromarcia dopo aver criticato pubblicamente il marito, Mirko Gancitano, riguardo al suo approccio alla paternità. Nonostante la nascita del loro figlio Noha abbia inizialmente riempito di gioia la coppia, le cose si sono complicate con dichiarazioni inaspettate della Goria. In un’intervista a Diva e Donna, Guenda aveva rivelato che la suocera, Enza, era il vero sostegno, facendo emergere il confronto con Mirko, che appariva meno presente. La sua esternazione era stata pungente: “Pensavo di avere accanto una roccia, mi sono ritrovata un sassolino”, aveva detto.
Dopo alcune settimane, Guenda ha però cambiato posizione e ha voluto scusarsi con Mirko pubblicamente. In un post su Instagram, la figlia di Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria ha confessato di essere stata sopraffatta dall’arrivo della maternità, un’esperienza che l’ha messa a dura prova. Nel messaggio ammette che il suo giudizio su Mirko era stato ingiusto, poiché le sue aspettative elevate e le emozioni la rendevano insicura e frustrata. Ha spiegato che quel distacco percepito dal marito era in realtà solo il suo modo di prendere le misure nel ruolo di padre.
Guenda ha inoltre espresso la sua ammirazione per il cambiamento che ha visto in Mirko, affermando quanto ora lo trovi straordinario come marito e padre: “Oggi ti guardo con nostro figlio e ti trovo straordinario” ha scritto, riconoscendo che crescere un figlio è una sfida non solo per una madre ma anche per un padre, che nessuno prepara realmente a questo ruolo. Conclude il suo messaggio dichiarando l’amore per il marito e la gratitudine per la sua pazienza e sensibilità nel mantenere unita la famiglia.
La questione solleva tuttavia una riflessione: ha senso criticare pubblicamente il partner per questioni così intime? La vita privata, soprattutto in un momento delicato come l’arrivo di un figlio, sembra essere ormai spesso esposta sui social senza limiti. Forse il confine tra il desiderio di trasparenza e il rispetto della propria intimità meriterebbe maggiore attenzione.
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