L’abitazione di Raffaella Carrà non trova acquirenti da un bel po’ di tempo. Ma per quale motivo? Ecco le possibili spiegazioni!
A volte nemmeno la fama basta per vendere una casa. È il caso della storica abitazione di Raffaella Carrà, rimasta invenduta per anni nonostante il prestigio della proprietaria e la posizione esclusiva a Roma Nord. Dopo quattro anni sul mercato, tra ribassi di prezzo e tentativi falliti, i nipoti della celebre showgirl hanno deciso di intervenire direttamente, cambiando completamente strategia.
L’immobile, situato in via Nemea nel quartiere di Vigna Clara, fa parte del lussuoso comprensorio Due Pini. Un appartamento monumentale da 384 metri quadri, con stanze spaziose, arredi eleganti, ampie vetrate, sauna, vasca idromassaggio, sala yoga, cucina rifinita in marmo nero e zone dedicate agli ospiti. Un gioiello residenziale, che però non ha mai attirato un compratore serio.
Dopo il primo tentativo di vendita a 2 milioni e 100 mila euro, il prezzo era stato ridotto a 1 milione e 870 mila. Ma neppure questo taglio ha portato a un interesse concreto. Secondo quanto riferito da fonti vicine alla famiglia, Matteo e Federica, nipoti diretti di Raffaella Carrà, hanno deciso di togliere l’immobile dal mercato per procedere con una profonda ristrutturazione.
L’idea? Suddividere l’enorme spazio in più unità abitative più piccole. Un piano che potrebbe renderlo più appetibile per un numero maggiore di acquirenti. Del resto, vendere un unico appartamento da quasi 400 metri quadri è ben diverso dal proporne quattro da 100.
Alcuni problemi strutturali potrebbero aver frenato l’interesse, come la scarsa luminosità tipica di un primo piano e la presenza di una fitta siepe rampicante sui balconi, messa forse per garantire privacy ma che oggi toglie valore all’immobile.
Questa decisione segna forse la fine simbolica di un’epoca, ma apre anche a una nuova fase per la casa che fu di una delle icone più amate della televisione italiana. Un luogo ricco di memoria, pronto a trasformarsi e rinascere.
Cosa ne pensate di questa scelta? È giusto preservare la casa com’era o meglio adattarla alle esigenze del mercato? Scrivetelo nei commenti!