Una tragedia familiare si trasforma in incubo a Racale. Un figlio di 21 anni uccide la madre, ma cosa si nasconde dietro questo gesto folle? Ecco gli ultimi aggiornamenti.
E se la follia si nascondesse proprio dove ci sentiamo più al sicuro?
Nel cuore del Salento, a Racale, una tranquilla abitazione si è trasformata in teatro dell’orrore. Filippo, 21 anni, ha fatto l’impensabile: ha tolto la vita a sua madre, Teresa Sommario, 52 anni. L’ha colpita con un’accetta, quella che usava da bambino nei campi scout. Un gesto brutale, che ha lasciato sgomenta un’intera comunità.
È successo tutto in pochi istanti, dentro casa, in via Toscana. Il ragazzo, trovato a torso nudo e in stato confusionale, è stato arrestato poco dopo dai Carabinieri. Sembra che dietro l’atroce gesto ci sia una lite esplosa per questioni legate agli studi universitari. Ma quello che ha spiazzato tutti è l’assenza totale di segnali premonitori.
Teresa era molto conosciuta in paese. Ex moglie dell’assessore ai Lavori Pubblici, Daniele Manni, era nata in Germania e viveva con i suoi due figli. L’altro figlio, un ragazzo di 17 anni, ha assistito all’orrore. Era pronto a fare la doccia, quando ha sentito le urla. È sceso al piano di sotto e ha trovato la madre riversa sul divano, coperta di sangue. È stato lui, sotto shock, a dare l’allarme.
Una scena che ha lasciato senza fiato anche il sindaco di Racale, incapace di trovare parole davanti a una tragedia così assurda.
Un gesto inspiegabile, nato forse da un malessere profondo, mai esploso fino a quel momento. Ma cosa può spingere un figlio a colpire con tanta ferocia la donna che gli ha dato la vita?
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