Guai in vista per Serena Grandi: l’attrice de La Grande Bellezza è stata condannata a due anni di prigione dal Tribunale di Rimini! Ecco cos’è successo e perché Serena Grandi, dalle stelle, si è ritrovata nelle stalle.
Era da un po’ di tempo che non avevamo notizie di Serena Grandi, tanto che ci stavamo chiedendo che fine avesse fatto l’attrice de La Grande Bellezza. Ebbene, sono arrivate le news tanto attese, ma purtroppo non sono buone: la Grandi, secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino, è stata condannata a due anni di prigione dal Tribunale di Rimini!
Un epilogo davvero inglorioso per quella che, negli anni Ottanta, era considerata una delle donne più belle del mondo, nonché uno dei sex symbol per eccellenza del cinema italiano.
Ma come è finita Serena Grandi dalle stelle alle stalle, e con tanto di pigiama a righe bianche e nere? Facciamo un passo indietro e scopriamo cos’è capitato.
Serena Grandi condannata per crac finanziario: la vicenda
Serena Grandi, secondo quanto rivelato dal quotidiano, è stata condannata non solo per il fallimento della sua società Donna Serena Srl, attraverso cui gestiva il ristorante La locanda di Miranda a Borgo San Giuliano, ma anche per non aver conservato le scritture contabili. Insomma, tutti quei documenti fiscali che, quando si gestisce un ristorante, è obbligatorio conservare per legge.
C’è però dell’altro. Serena Grandi, per dirla con parole semplici, non avrebbe pagato gli stipendi ai suoi dipendenti! Un vizietto che, tra l’altro, ha cominciato ad emergere nel 2014, ovvero un anno dopo l’apertura del ristorante.
Serena Grandi, i retroscena di un’inchiesta durata 6 anni
Tanto è bastato perché, sempre nel 2014, si aprisse un’inchiesta contro Serena Grandi. E da lì la stella dell’attrice, che aveva ripreso a brillare dopo il successo del film “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino, ha cominciato a spegnersi… di nuovo.
La Grandi, oltre a chiudere il ristorante in fretta e furia, dichiarò il crac finanziario della Donna Serena Srl. Ciò però, come abbiamo visto, non è stato sufficiente ad evitarle la condanna.
La locanda di Miranda, che in un primo tempo aveva riscosso un enorme successo, era stata chiamata così da Serena Grandi in onore di “Miranda”, un’altra pellicola molto celebre del cinema italiano, realizzata da Tinto Brass.
Alcuni dipendenti, tanto per aggiungere la classica ciliegina sulla torta, prima che l’attrice finisse davanti al Tribunale di Rimini, avevano già deciso di intraprendere le vie legali per cercare di recuperare gli stipendi.
L’ex gieffina, malgrado le prove pesanti, aveva sempre rispedito le accuse al mittente, dicendo che non erano vere e che lei era assolutamente in regola.
E lo aveva fatto di recente anche sul piccolo schermo, e in diversi programmi televisivi, ma questo non è bastato, né ad evitarle la gattabuia, né a fermare la chiusura del primo atto giudiziario e, men che meno, la condanna a due anni di carcere.
Cosa ne pensate di questa vicenda che ha coinvolto Serena Grandi? Vi aspettavate che un’icona del cinema italiano potesse cadere così in basso?
A voi i commenti!