Paolo Bonolis torna a parlare di televisione, in particolare del Grande Fratello. Perchè il Gf non chiude?
Paolo Bonolis è tornato a parlare, e come sempre le sue parole non passano inosservate. Ospite del podcast DoppioPasso, il celebre conduttore ha regalato riflessioni pungenti, rivelazioni inedite e annunci tanto attesi, tra cui il ritorno del programma Il Senso della Vita. Ma tra una battuta e l’altra, ha anche svelato perché, nonostante gli ascolti tiepidi, il Grande Fratello continua a essere trasmesso da Mediaset.
Bonolis non ha usato mezzi termini per descrivere l’attuale panorama della TV italiana. Lo ha definito un sistema ormai “coloniale”, dove chi è dentro resta dentro, e chi è fuori trova tutte le porte chiuse. Quando tiene lezioni agli studenti di scrittura televisiva, li invita a non rincorrere ciò che funziona, ma a raccontare ciò che davvero vogliono comunicare.
Sul caso Grande Fratello, il presentatore ha spiegato chiaramente che il successo del programma non si misura solo con lo share in prima serata. Il reality, ha detto, è un prodotto che si spalma su diverse piattaforme per sei mesi, diventando così estremamente vantaggioso per l’azienda. Anche se la spinta creativa si è esaurita da tempo, resta un affare commerciale.
Ma c’è anche spazio per le buone notizie: Il Senso della Vita tornerà in tv il prossimo anno, in una versione più attuale e al passo con i tempi. Inoltre, Bonolis ha lasciato intendere che prima o poi collaborerà sul piccolo schermo con Maria De Filippi. Il loro feeling professionale è forte e sincero, e pare sia solo questione di tempo prima di vederli insieme davanti alle telecamere.
Impossibile non toccare il caso Povia. Bonolis ha definito meschina l’esclusione del cantante dal mondo televisivo e musicale. Ha ricordato che nel 2009, proprio lui lo portò a Sanremo con Luca era Gay, brano che divise l’opinione pubblica ma arrivò secondo. E oggi non comprende come una voce così sia stata completamente estromessa dalle grandi vetrine.
Sulla kermesse sanremese, Bonolis ha avanzato critiche costruttive. Secondo lui, Sanremo ha bisogno di un rinnovamento: il Teatro Ariston non è più adatto ai linguaggi moderni. Nonostante gli ascolti altissimi degli ultimi anni, ha spiegato che gran parte del successo del Festival dipende dal fatto che in quella settimana il resto della televisione italiana si spegne.
Infine, ci tiene a ricordare che fu lui, e non Amadeus, il primo a portare in gara un artista proveniente da un talent: Marco Carta, vincitore nel 2009. Ancora oggi rivendica con orgoglio quella scelta, segno della sua capacità di anticipare i tempi.
Parole schiette, riflessioni lucide e tanta voglia di tornare in campo con nuovi progetti: Bonolis non ha alcuna intenzione di restare a guardare.
E tu, sei d’accordo con la sua visione della televisione di oggi? Pensi davvero che il Grande Fratello abbia ancora qualcosa da dire? Diccelo nei commenti!